domenica 29 giugno 2014

UN AMORE INFINITO, ADDIO RICARDO

"La morte di un amore è come la morte d’una persona amata. Lascia lo stesso strazio, lo stesso vuoto, lo stesso rifiuto di rassegnarti a quel vuoto. Perfino se l’hai attesa, causata, voluta per autodifesa o buonsenso o bisogno di libertà, quando arriva ti senti invalido. Mutilato."
Oriana Fallaci
Ecco le parole per descrivere il mio sentimento all' addio di Ricardo Izecson Dos Santos Leite.

Una storia d'amore lunga 303 presenze, 104 gol, 55 assist che ha consegnato alla nostra storica bacheca uno scudetto, una Champions League, una Supercoppa Europea, una Coppa Italia e un sacrosanto pallone d'oro.
Un amore sbocciato nel lontano Settembre 2003 ad Ancona, coronato dalla prima rete in un Derby e che ha visto innumerevoli notti di passione: Atene, Manchester, Monaco i punti più alti e la triste Instanbul il punto più basso.
Kakà è stato un esempio in campo e fuori per tutti i ragazzi che si sono innamorati del Milan.
Oggi ci diciamo addio, dopo esserci riabbracciati.
Leggo tante accuse sul suo conto, Kakà mercenario e poco legato alla maglia. No, non ci sto. Ricardo è e sempre sarà un vero milanista, uno che ha sofferto con noi e per noi ogni volta che è sceso in campo; uno dei pochi che ha onorato la maglia non solo con prestazioni di livello ma sopratutto portando in giro lo stile Milan ed evitando episodi negativi (Mi riferisco al signor. Balotelli si).
Ci siamo lasciati nel momento più opportuno, quando abbiamo capito che per il bene come era meglio dirsi addio e restare grandissimi amici. Kakà ha aiutato il Milan anche oggi, liberandoci dell'ingente stipendio come lo aiutò anni fa con il suo trasferimento a Madrid.
L'augurio più grande è quello di rincontrarlo in futuro e di rivivere insieme le notti che hanno segnato il nostro rapporto.


Ciao Ricky,
un tifoso che non si stancherà mai di te.

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