giovedì 30 gennaio 2014

CERCARE LA TERZA VITTORIA CONSECUTIVA, MAI TROVATA FINORA, PER RAGGIUNGERE L'EUROPA

Vincere per la terza volta. Questo è quello che bisogna fare. Terza vittoria consecutiva da trovare Sabato sera contro il Torino di Ventura. Un Torino che sta facendo grandi cose in questo campionato, non lo dice nessuno, lo dicono soltanto i fatti. I granata hanno 32 punti grazie ad 8 vittorie ed 8 pareggi. Squadra che ha dato filo da torcere a tutti, compreso il Milan all'andata. Prima squadra a fermare la Roma con un pareggio, pareggio contro l'Inter che era diversa da ora, sconfitta solo per errori arbitrali contro la Juve, e tante vittorie in casa. All'andata il match è finito 2-2, con un pareggio raggiunto in extremis, dopo esser andati sotto di due reti. Rimonta che inizia con un gol rocambolesco di Muntari e all'ultimo Poli viene atterrato, rigore netto, Balotelli si presenta sul dischetto è realizza. Quella fu la partita che mise inizio alla profonda crisi. Ora c'è voglia di vincere la terza consecutiva. In tal caso sarebbero 3 partite su 3 vinte in campionato da Seedorf con 9 punti conquistati. Vittoria che darebbe fiducia in vista dell'Europa. Milan che si metterebbe a -2 dall'Inter che giocherà allo Juventus Stadium contro la capolista e quindi in queste condizione difficilmente farà risultato, altro ostacolo invece in classifica sarà anche il Verona che giocherà contro il Sassuolo a Reggio Emilia. Vittoria fondamentale questa che ci deve essere. Vittoria che darà serenità a Seedorf. In caso di sconfitta addirittura o di brutto pareggio ci saranno le critiche, che proprio in questo momento non ci devono essere. In allenamento intanto c'è da lavorare sul 4-2-3-1 difensivo, altrimenti l'attacco del Torino darà tanti problemi. 

lunedì 27 gennaio 2014

Cagliari - Milan 1-2. Rimonta dall'1-0 al 1-2

Come rimontare una partita nel finale ce lo spiega Seedorf. Ce lo spiegano le reti di Balotelli e Pazzini. Infatti, il Milan ha rimontato il risultato così facendo vincendo la gara. Nel Milan in porta c'era Amelia al posto di Abbiati che non era nelle condizioni di giocare. In difesa ritorna Bonera affiancato da Rami. Sulle fasce i soliti De Sciglio ed Emanuelson. A centrocampo ci sono sempre Montolivo e De Jong e i quattro d'attacco sono Honda, Kakà e Robinho insieme a Balotelli. Nel Cagliari ridotta la squalifica, Pinilla ritorna insieme a Sau, l'autore del gol, a formare la coppia d'attacco con Cossu a supporto. A centrocampo c'è lo svedese Ekdal,il capitano Conti e Dessena. In difesa Rossettini e Astori e sulle fasce Murru e Pisano. Il match parte bene per il Milan, come sempre nella gestione olandese. Milan che tiene palla, trova varchi in attacco e ci prova. I quattro d'attacco giocano veloce e mettono in difficoltà il Cagliari. Come da copione contro Udinese e Verona. Infatti tra il 10' e il 25' ci sono i vari tiri di Balotelli e Robinho. Ma è il Cagliari a portarsi in vantaggio al 28'esimo con Amelia che svirgola un rinvio, la difesa è in apnea e Sau ne approfitta scartando Bonera ed Amelia e segnando. Come la difesa, tutto il Milan va in apnea. Infatti fino alla fine del primo tempo non c'è nulla. Nella ripresa, sulla falsariga del primo tempo, il Milan costruisce male e il Cagliari subito pronto ad approfittarne. Al 12'esimo Seedorf inserisce Pazzini. Questa la scelta vincente. Al 86'esimo Cabrera tocca di mano regalando una punizione al Milan. Sulla battuta dal limite, ma laterale, si presenta il bomber Balotelli che pareggia tirando una punizione da manuale. Avramov neanche si muove. Ora siamo sull'1-1. Dopo appena due minuti, al 88'esimo arriva il corner decisivo. Honda batte il corner bene pescando Giampaolo Pazzini che al volo la gira in rete. Il Milan passa in vantaggio. Sulle battute finali il Milan riesce a non subire il pareggio e conquista questa vittoria. Il Milan vince la seconda partita consecutiva e la seconda partita in trasferta, la prima del 2014. E' evidente che questo 4-2-3-1 non funziona per il fatto che gli attaccanti non rientrano, i centrocampisti costretti a fare filtro non reggono e la difesa spesso rimane da sola in apnea. Poi sopratutto quando c'è questo vento, il gioco non è dei migliori. C'è ancora molto da fare, ma una vittoria un sorriso a 32 denti nessuno lo toglie a tifosi e squadra.

venerdì 24 gennaio 2014

Milan - Udinese 1-2. Dal vantaggio all'eliminazione.



Ancora un'altra delusione. Questo il primo obiettivo della stagione sfumato. Anche questa volta, come a Reggio Emilia, arriva una rimonta. Il Milan non si smentisce dal Club più rimontato al Mondo. Il Milan parte bene, costruisce azioni veloci, non da punti di riferimento all'Udinese, e sulla trequarti grazie ad un buon Balotelli riesce a perforare. Così al 6' minuto di gioco, in un piccolo contropiede, cross basso e preciso di De Sciglio per Robinho che molto bravo riesce velocemente a passare all'attaccante Mario Balotelli che non poteva far altro che segnare con Brkic battuto. Si vede un buon Milan, che costruisce veloce e mette in difficoltà gli avversari. Questo fino al 15'esimo, da qui in poi il Milan inizia a calare. Pian pian l'Udinese sguscia, trova fiducia e colpisce. Varie conclusioni abbastanza pericolose da annotare. Ma intorno al 40'esimo, arriva l'inserimento del giovane Widner che appena entrato in area, viene atterrato nettamente da Emanuelson, che fino ad allora aveva disputato una buona partita. Sul dischetto si presenta il colombiano giovane Luis Muriel, che impeccabile pareggia tirando sulla destra di Abbiati. Qui finisce il primo tempo. La ripresa comincia sulla falsariga del finale del primo tempo: il Milan continua a calare, le azioni sono più che mai lente e spesso non mettono in difficoltà i friulani, la formazione del patron Pozzo invece prende fiducia e mette in seria difficoltà il Milan. Arrivano marchio bianconero tanti tiri pericolosi. Il duo francese Mexes-Rami non c'è. Al 75'esimo circa arriva un fallo su Balotelli, proprio quest'ultimo si presenta sulla punizione al limite e tira molto bene, di potenza. Ma il portiere serbo para davvero molto bene mandando in corner. Dopo qualche minuto arriva il vantaggio friulano: ripartenza per l'Udinese, Rami e Mexes non difendono affatto bene, a questo punto Nico Lopez vede un varco e ci prova. Bel gol da fuori, tiro che finisce all'angolo. Il Milan non ha assolutamente le forze per ripartire dallo svantaggio per cercare un pareggio nel finale. Il match finisce così, con il centinaio di tifosi bianconeri che festeggia. L'Udinese concretizza il colpo a San Siro. Seedorf chiede pazienza, c'è da lavorare dice. Replica Kakà con un:"Fallito il primo obiettivo stagionale. C'è poco da parlare, tanto da lavorare" Zapata funzionava bene in difesa, male invece Rami e Mexes, male anche a centrocampo De Jong e Nocerino ( l'ultimo ceduto in prestito al West Ham ), l'attacco invece a due volti: nel primo tempo bene, nel secondo male. Tutto sommato il migliore è Balotelli con un 6/7

lunedì 20 gennaio 2014

Milan - Hellas Verona 1-0. Buona la prima per Seedorf, ma la ricostruzione è ancora lunga

C'è sempre la prima volta. Anche per Clarence Seedorf, ieri c'è stata la prima da allenatore. La missione per l'olandese di vincere la prima con il Verona, non era affatto semplice. L'ex calciatore ci è riuscito, così smentendo i più scettici almeno per ora. Come prima partita non è andata affatto male, evidente è però che ci siano ancora dei problemi. Nei primi 20 minuti, si vede un Milan ordinato, che spinge tantissimo. Si vede un Milan diverso, di una nuova gestione. Tanto possesso palla, le occasioni scarseggiano ma i tifosi del Milan si accontentano. Dopo l'inizio dominato dal Milan, i veneti escono fuori la testa e iniziano anche a costruire azioni. Fino al 45'esimo, poche occasioni, ma il Milan può soddisfare se si vuole. La ripresa è sulla falsariga del finale di primo tempo. Il Milan tiene palla, cerca il taglio vincente, ma non sempre questo si trova. L'Hellas, priva di pezzi importanti, si difende bene, non concede nulla, ed è pronta a ripartire al meglio. L'unica vera occasione è del Milan, con Robinho, intorno al 70'esimo, che sulla trequarti offensiva tira non male, il brasiliano trova la deviazione che fa finire la palla sul palo. I milanisti si disperano per il palo colto. Tra il 75'esimo e l'80'esimo arrivano i cambi, Seedorf butta nella mischia Birsa e il giovane Petagna al posto di Robinho e Honda. Il giovane Andrea Petagna si muove bene, aiuta i trequartisti e Balotelli. Proprio lui spalle alla porta, al limite d'area di rigore, gira la sfera di gioco per Kakà che in area, defilato, la può mettere in mezzo, ma se l'allunga e Maietta commette un errore atterrandolo. Bergonzi non ha dubbi, fischia il rigore. Rigore netto, non si poteva negare. L'attaccante italiano, Mario Balotelli, si presenta sul dischetto, con la sua freddezza trasforma il calcio di rigore in gol. Milan che passa in vantaggio all'82'esimo. Gol dedicato al neo tecnico Clarence Seedorf. Il Milan si difende bene, e mantiene il gol del vantaggio. Balotelli il match-winner. Kakà fa una partita di grande quantità, si propone, da il suo contributo alla squadra. Honda da ricostruire fisicamente, inutile negarlo. Ma si vede anche che ha una tecnica splendida, ha il dribbling, ha il tiro. Sufficienza piena per il giapponese. Dietro bene Zapata e Bonera, da rivedere la posizione alta di De Sciglio che agevola contropiedi di marchio veronese. I principali problemi sorgono sulla trequarti e sulla punta rappresentata da Balotelli. Comunque come prima partita, si vede la scossa che ha dato Seedorf. Un bel 7 pieno a Clarence Seedorf non lo toglie nessuno, meritato.

mercoledì 15 gennaio 2014

Milan - Spezia 3-1. Rossoneri cinici e capaci di dominare. Un Milan ben organizzato

Un Milan cinico, rossoneri bravi a creare occasioni. Milan ben guidato da Tassotti. Padroni di casa determinati che concedono poco, non rischiano mai. Rossoneri organizzati bene e giocatori che si sono visti tranquilli e sereni durante la partita. Rami, Zaccardo, Cristante, Poli, Pazzini e Honda partono da titolari insieme ai soliti Abbiati, De Sciglio, Mexes, Montolivo e Robinho. Balotelli non c'è, per lui persiste una vecchia squalifica.
Lo Spezia non parte affatto male, anzi, inizia bene e fa credere ai tifosi giunti da La Spezia. Uno Spezia che arriva anche al tiro in alcune circostanze. Dopo la partenza buona bianconera, il Milan incomincia a controllare la gara. Crea serie difficoltà alla difesa ligura con Pazzini e Robinho. Al 23'esimo infatti lo stesso Giampaolo Pazzini va vicinissimo al gol con un tiro in scivolata, poi ancora lui dopo qualche minuto scambia molto bene con Poli e tira di pochissimo alto a giro. Dopo le occasioni arriva il meritato vantaggio con Robinho su assist di Pazzini che con un cross medio/basso smarca da solo il brasiliano che di testa non sbaglia. Milan che dopo 4 minuti, al 32'esimo raddoppia con il ritornato Pazzini che con un gran gol in scivolata insacca e può ritornare ad esultare. Il primo tempo si conclude così. Il Milan conduce meritatamente 2-0. Nella ripresa è subito Honda gol, con il giapponese che sfrutta la respinta del portiere dello Spezia per triplicare il vantaggio. Da qui fino alla fine ritmi bassi, dove comunque ci sono dei tiri marchio rossonero e nel finale proprio l'orgoglio spezzino vince, quindi Ferrari segna il 3-1, dopo essersi girato bene in area. Partita che finisce qui con un 3-1 del Milan.
Rami ha giocato bene dietro, ha giocato facile, ha giocato efficace. Nessun rischio della difesa apparte nel finale nell'occasione del gol del capitano spezzino Ferrari. Honda non al top, ma sicuramente prestazione che può soddisfare in quanto prima partita da titolare con il Milan. Prestazione che può soddisfare sopratutto quando c'è il gol. Pazzini è tornato, ha giocato bene, ha segnato. Nel frattempo a metà del secondo tempo è arrivato a San Siro Clarence Seedorf. Ormai il nuovo allenatore del Milan. Tassotti ai microfoni dice:"Buona partita. Coppa Italia da sfruttare per l'Europa, ci sono le condizioni per risalire in campionato"

lunedì 13 gennaio 2014

UFFICIALE- Allegri è esonerato. Panchina affidata per ora a Tassotti

Ormai è ufficiale da questa mattina. Massimiliano Allegri è stato sollevato dall'incarico di allenatore del Milan. Come dice proprio il comunicato ufficiale sul sito rossonero. Fatale la sconfitta di ieri contro il Sassuolo per Allegri. L'esonero era nell'aria da quando è finita la partita. "Non se ne può più, bisogna cambiare." Queste le parole rilasciata da Barbara Berlusconi. Quest'ultima è stata proprio a decidere di cambiare allenatore. Con Allegri un girone d'andata disastroso, con soli 22 punti in 19 partite, andamento da squadra di media-bassa classifica. 30 gol subiti e 31 fatti. E' preoccupante il dato dei 30 gol subiti in 19 partite. Davvero da altre squadre di altro tipo. Allegri non poteva più rimanere a Milanello, la società non gli ha dato più fiducia. Ora la squadra è in mano a Mauro Tassotti, soltanto temporaneamente. L'ex ormai vice di Allegri, dirigirà gli allenamenti di questi 2/3 giorni e dirigerà la partita di Tim Cup contro lo Spezia. Dopo il match, Giovedì, invece, i tifosi del Milan conosceranno il nuovo allenatore del Milan. Il nuovo allenatore del Milan potrebbe essere o Clarence Seedorf o Filippo ( Pippo ) Inzaghi. Il primo favorito sul secondo, ma non rassicura niente sul fatto che sarà sicuramente lui a prendere in mano questa squadra. Entrambi sono ex glorie del Milan, che hanno scritto la storia di questo club negli ultimi 15 anni. Seedorf potrebbe mettere fine sul suo contratto subito. Inzaghi invece è già nella società e subito potrebbe essere l'allenatore del Milan. Ora con l'arrivo del nuovo allenatore cambierà anche tutto sul mercato, staremo a vedere.

Sassuolo - Milan 4-3, la partita della disfatta

Al Mapei Stadium in Reggio Emilia, ieri sera, c'è stata la vera e propria disfatta di Allegri e del Milan. Andiamo subito nella partita.
Il Milan parte molto bene, fa paura al Sassuolo. Dopo 8 minuti De Jong vince il contrasto con Chisbah allarga subito per Robinho che con la sua freddezza tira sul secondo palo diagonalmente, Milan dopo 8 minuti subito in vantaggio. Si vede un buon Milan e un Sassuolo incapace. Al 13'esimo minuto arriva  il raddoppio del Milan con Cristante che vince ancora un contrasto arriva lateralmente in area e passa a Balotelli che è accentrato e senza problemi tira a giro con il suo piatto e segna. Milan che sembra sul 2-0 ormai sicura della vittoria. Ma dopo pochi minuti Ziegler incrocia per Berardi che è in area e anticipa Abbiati arrivando così per primo sul pallone e segna. Il Sassuolo accorcia e riapre il match. Dopo l'1-2, incredibilmente Berardi va in contropiede, arriva in area si gira e segna in sforbiciata il gol del pareggio, la difesa del Milan non c'è. Dopo il pareggio il Milan cerca di ritrovare il vantaggio nel finale del primo tempo, ma non ci riesce, soltanto azioni futili. Mentre il Milan cerca il vantaggio, il Sassuolo ancora una volta con un cross in mezzo Berardi segna anticipando la difesa. Ora siamo nell'allucinante. Il Milan va negli spogliatoi sotto 3-2. Nella ripresa per i primi 20 minuti solo azioni futili, banali che non hanno senso. Dopo arrivano i cambi, dentro Honda, dopo qualche minuto Allegri butta nella mischia anche Pazzini e Montolivo. Questi cambi danno i frutti ai rossoneri. Infatti, ora gli ospiti producono buone azioni pericolose e vanno vicini al gol che arriva dopo qualche minuto con Montolivo che dalla distanza tira molto bene e accorcia. A questo punto il Milan deve giocarsela per il pareggio che però non arriva. Da segnalare però rimane il palo di Honda e la traversa a porta sguarnita di testa di Pazzini. Occasioni sprecate. 
Arriva la 7a sconfitta del Milan in stagione, la squadra non c'è la difesa non c'è!

mercoledì 8 gennaio 2014

'RIPARIAMO' QUESTA SQUADRA

Mercato che va mercato che viene, Nainngolan che va e... chi arriva al Milan? Al seguito della bella vittoria contro l’Atalanta, con i tifosi ancora intenti a guardare il replay della doppietta di Ricardino Kakà, ecco che la Roma compie un blitz e si porta a casa l’uomo del mercato: Radja Nainngolan. Il centrocampista belga sembrava ormai prossimo al Milan, ma era notizia di qualche giorno fa che la Roma offriva decisamente di più rispetto al club meneghino. Ecco, diranno in molti, la solita società, non si compra più nessuno per rinforzare la rosa. Sicuramente non tutti coloro rimasti a bocca aperta quando aprendo la Gazzetta hanno letto il titolo sull’ormai ex-Cagliaritano, erano informati del tutto sulla trattativa. Il Milan per Nainngolan avrebbe offerto 7 milioni più metà cartellino di Cristante, lo stesso ragazzo che è stato chiamato in causa all’infortunio di Montolivo. Il numero 24 rossonero è salito quest’anno in Prima Squadra, e nell’ultima vittoria di Campionato si è messo in luce con un’ottima prestazione candita poi da un destro da assoluto fuoriclasse. Il classe ‘95 andando in comproprietà con il Cagliari sarebbe sicuramente andato in Sardegna, per lasciare spazio al belga; un altro giovane che avrebbe indossato un’altra maglia per chissà quanto. Il Milan questa volta dice no, e si tiene il suo gioiellino cresciuto in casa. A completare il mercato per il centrocampo c’è il nome di Fernando del Porto, ma Galliani smentisce. In porta Gabriel sembra destinato a non partire, per la difesa Rami ha debuttato proprio domenica a San Siro anche se in sordina; riguardo al reparto offensivo è di oggi la presentazione ufficiale con video realizzato da Buffa di Keisuke Honda.

martedì 7 gennaio 2014

Milan - Atalanta 3-0. Inizia bene il 2014. Intanto c'è la "Kakarika" dei 101

Il duemilaquattordici del Milan parte molto bene, tanto che vien da dire col botto. Un partita centrata subito, finalmente qualche giorno ora passato con felicità e serenità in casa Milan.
La formazione del Milan è molto inedita, con Mexes che rientra da titolare facendo coppia in difesa con Zapata, e a finire la linea difensiva ci sono Emanuelson che non aveva giocato il derby per via dell'infortunio che gli aveva colpito la testa, e sempre De Sciglio. A centrocampo, mancano Muntari e Montolivo, quindi giocano Nocerino e Cristante insiema al solito De Jong. Infine in attacco Balotelli è colpito da un attacco influenzale e quindi parte dalla panchina, a sostituirlo in campo scendono Matri e Robinho. Primi 15' minuti di gioco il Milan ha giocato bene, creando 3 occasioni da rete, a partire da quella di Robinho che avrebbe dovuto segnare invece niente, a finire con quella del giovano Cristante che ha colpito la traversa girando la palla con il piatto del proprio piede su cross di Robinho, passando per quella dove Matri doveva fare quello che ha fatto Cristante qualche minuto dopo, nella stessa circostanza, ma purtroppo mancando la palla. Dopo 15 minuti di buon Milan, ci sono dei minuti dove nessuna delle due squadre prevale sull'altra, dove sia il Milan che l'Atalanta anche se timidamente, fanno paura. Dopo però arriva un buon tiro di Kakà deviato molto bene in corner da Consigli, da proprio quel corner parte il contropiede dell'Atalanta che si conclude in un altro corner in favore però degli atalantini. Da quel calcio di angolo come prima, parte il contropiede del Milan con Emanuelson che avanza molto bene ed intelligentemente serve l'assist a Ricky Kakà che tira sul secondo palo a tu per tu con Consigli e così può fare il suo 100° gol con la maglia rossonera. 100 gol del nostro bambino d'oro. Milan quindi che passa in vantaggio. Nel secondo tempo l'Atalanta mette in vera difficoltà il Milan. 2/3 occasioni per la formazione atalantina più un gol annullato a Benalouane per spinta su Mexes, dove Abbiati ha dovuto imporsi molto bene facendo delle buonissime parate. Da segnalare sopratutto la grande parata sul tiro del giocatore dell'Atalanta da solo sbucato davanti ad Abbiati. Insomma, primi 15 minuti del secondo tempo da dimenticare per il Milan. Dopo quei minuti di sofferenza però, arriva l'azione del Milan con Balotelli molto bravo che la mette in mezzo dove c'è Robinho solo che stoppa e favorisce il 101° gol di Kakà sbucato in quella area piccola e ha segnato facile. Il Milan ora dopo la sofferenza iniziale del secondo tempo, trova il raddoppio e mette al sicuro la partita. Sicurezza che viene ulteriormente rafforzata grazie ad una vera e propria sassata rasoterra del giovane Cristante che così facendo trova il suo primo gol in Serie A nella sua prima presenza da titolare. Milan che è sul 3-0 e quindi che ha vinto virtualmente la partita. La gara termina senza vere e proprie occasioni e quindi il Milan inizia il suo duemilaquattordici con un bel 3-0 davanti al proprio pubblico. Una vittoria che convince anche con le assenze da titolare di Balotelli, di Montolivo, il solito El Shaarawy, Abate e Birsa. Intanto ha esordito Adil Rami.

sabato 4 gennaio 2014

SULLA CRESTA DELL'HONDA

Un anno fa, tra Kakà e Drogba, spuntava piano piano il nome di Mario Balotelli. Il club rossonero aveva concluso l’anno con una pesante sconfitta a Roma e serviva un piano per rilanciare sia la squadra che l’entusiasmo. Galliani scartò al 99,9% il centravanti azzurro; sappiamo poi tutti com’è finita. Con l’arrivo di SuperMario il Milan portò al termine il sorPazzo, facendo impazzire i tifosi con il trio delle creste, ovvero Boateng Balotelli ed El Shaarawy. Questi 3, con l’aiuto di Niang, furono il simbolo della rinascita rossonera; a suon di gol e vittorie importanti il Milan nel girone di ritorno subì una sola sconfitta. Ora sono passati quasi 365 giorni, dei componenti del trio ‘a cresta alta’ il primo è in Bundes e il terzo infortunato fino a marzo; ritroviamo in pratica solo il bomber numero 45; infatti anche il francesino ha lasciato Milanello. Il Milan è messo peggio dell’anno scorso e al posto del Boa ha Ricardino Kakà, mentre il giovane e milanista Saponara è sbarcato da Empoli per sostituire Niang che alla fine, tranne qualche prestazione veramente convincente, si è dimostrato tanto fumo e niente arrosto. I problemi però non finiscono qua; perché ricordo che, oltre Pazzini che è appena rientrato, il Faraone è ai box e allora serve un sostituto, un colpaccio stile Zio Fester: chi meglio di Keisuke Honda? Il fantasista giapponese è il sogno dei milanisti da quest’estate, ed è svanito solo per i continui no del CSKA Mosca; il contratto con il club russo ora è finito, e il prossimo numero 10 sbarcherà a Malpensa alle 18.25, quando l’intero Giappone è in fermento per il suo arrivo. In conclusione, nel segno del trio delle creste, dico forza ragazzi, cavalchiamo la cresta dell’Honda.
Forza Milan!