martedì 25 marzo 2014

CONTRO LA LAZIO IL MILAN SI E' SALVATO, SEEDORF SI E' SALVATO. ORA SI GUARDA ALLA SFIDA CONTRO I VIOLA AL FRANCHI. CI VORRA' UN GRAN MILAN

L’olandese Clarence Seedorf all’Olimpico di Roma contro i biancocelesti di Reja, ha portato a casa un pareggio che non smuove la classifica, bensì ha salvato la sua statura da allenatore. Una sconfitta sarebbe stata fatale, per fortuna questa non è arrivata. Resta l’amaro in

lunedì 10 marzo 2014

UN MILAN A DUE FACCE: QUAL'E' QUELLO VERO?

MilanBlog.com
Qual’è il vero Milan? Quello dei primi tempi contro l’Atletico e la Juve? Oppure quello del secondo tempo al friuli? Non si sa. Le ultime partite del Milan stavano regalando ottime prestazioni ai tifosi rossoneri, ma quanto meno ci si aspettava un passo falso, quest’ultimo è arrivato. Un passo indietro quello della squadra di Seedorf ad Udine. Molti si aspettavano una vittoria maturata con una certa determinazione, magari come a Genova due settimane prima contro la Sampdoria. Ma così non è stato: la squadra ha girato non bene come in Champions e contro la Juventus, ha creato si qualche occasione con Pazzini lì pronto come un batman pronto ad intervenire in piena area di rigore, ma la squadra ha incassato anche parecchio. Nella ripresa invece un vero e proprio tracollo rossonero. Tanto possesso palla ma dopo di questo nulla. L’Udinese micidiale in contropiede costruisce una grande azione finalizzata da Di Natale che insacca facile.
Questo il riassunto di Udinese-Milan di Sabato scorso. Un grave passo indietro che non ci voleva proprio ora in vista del ritorno di Champions al Vicente Calderon. Se questo sarà il Milan che si presenterà a Madrid allora sarà meglio far trascorrere il cronometro per evitare una goleada dell’Atletico Madrid. Ma invece se ci sarà il Milan dell’andata e il Milan della Juventus allora si potrà sperare in bene. C’è da dire anche che contro i friulani mancavano i titolari, non giocavano ne Taarabt ne Kakà. Ne Balotelli ne De Jong. Questi pezzi al 90% partiranno titolari al Calderon. Stasera c’è una partita da giocare come “la partita della vita”. O dentro o fuori. Questo il target di questa partita. Una partita che potrebbe continuare a dare un senso alla stagione, altrimenti il Milan si ritroverà fuori dalla coppa italia, fuori dalla Champions e con il campionato che viene giocato soltanto per fare bella figura.
Una partita difficile, ma non impossibile a detta di Galliani. Bisogna crederci, non dimentichiamoci che al solo nome i nostri avversari devono aver partita, aldilà dell’andamento di questa stagione. Nel bene e nel male Seedorf e Kakà dovranno spiegare rispettivamente alla squadra e ai compagni cosa significa giocare in Champions con la maglia del Milan.

lunedì 3 marzo 2014

MILAN - JUVENTUS 0-2. UN MILAN BELLO MA SFORTUNATO: IL RIASSUNTO DI UNA NOTTE STREGATA

Il Milan crea, spazia, gioca, spreca, e gli avversari segnano. Questo il riassunto di una notte stregata come quella contro l'Altetico Madrid e quella contro al Juventus. La mano di Seedorf si sta notando, se poi i giocatori in campo si mangiano dei gol non è colpa sua. Ma al contrario gli va riconosciuto il giusto merito: ha ridato a questa squadra una buona organizzazione tattica. Si creano tantissime occasioni da rete. Ma ieri purtroppo, come in Champions, ne sono state sprecate tante, ma davvero tante. Anche per il merito di Buffon e Bonucci, ma si poteva fare meglio. Il primo tempo è stato un tiro al bersaglio: tanti tiri, prima Kakà con il salvataggio sulla linea maledetta di Muntari da parte di Bonucci, poi altro tiro suo ma Buffon para bene. Dopo arriva la conclusione di Emanuelson, qualche minuto dopo Poli si vede la palla tra le gambe ma Buffon recupera. E' un Milan che ha schiacciato la Juve di Antonio Conte. Ma i bianconeri con un'azione micidiale finalizzata da Llorente si sono portati avanti allo scadere del primo tempo. La rabbia del tifoso milanista a questo punto arriva, non si può meritare di essere come minimo in vantaggio e poi alla seconda occasione più importante della Juve vai sotto. A fine primo tempo il Milan ha tirato in porta ben 7 volte, di cui 2/3 tiri davvero importanti, e la Juve ha tirato solo 3 volte, prima con Tevez, Abbiati ha parato bene, poi con l'ex terzino della Lazio dove Abbiati è stato molto bravo e poi il terzo tiro è stato quello del gol. Un Milan davvero sfortunato e non cinico. Nella ripresa il Milan cala ma nonostante ciò tira pericolosamente un paio di volte, ma la Juve ha chiuso la partita con Tevez che con un tiro da vero campione ha trafitto Abbiati: non c'è più nulla da fare. Un gol che spezza le gambe ai giocatori e i tifosi del Milan. Tuttavia in pieno recupero Robinho si mangia un altro gol davanti alla porta a portiere battuto quando tira sulla traversa. Era giusto che finisse  così, era proprio il tiro che rappresentava la partita. I rossoneri comunque hanno giocato male solo nella fascia centrale del secondo tempo. Ora sta diventando un problema quello del gol. Non è possibile creare così tanto e in due partite intere, la prima contro i Colchoneros, la seconda contro i bianconeri, non riuscire a segnare neanche un gol nonostante le tantissime occasioni. Clarence Seedorf su questo dovrà meditare in vista di Udine e del Vicente Calderon. Non c'è da meditare sul gioco, perchè il Milan c'è, è un ottimo Milan che si è rivisto Domenica sera.